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Shot on iPhone: 6 Incredibili Cortometraggi Girati Solo con iPhone

25/05/2025 09:00

Vito Sugameli

Film e Videogiochi, Girato con iPhone, FiLMiC Pro, Corti, Park Chan-wook, Zack Snyder, Michel Gondry, Alex Helfrecht, Lulu Wang, Marketing Digitale,

Shot on iPhone: 6 Incredibili Cortometraggi Girati Solo con iPhone

Scopri 5 cortometraggi sbalorditivi realizzati interamente con un iPhone. Lasciati stupire dalla qualità video possibile con uno smartphone Apple.

La rivoluzione del cinema tascabile, tra sperimentazione e poesia: ecco i registi che non si sono tirati indietro.

Ho già esplorato i film girati con iPhone che hanno segnato la storia del cinema. Tuttavia, nel vasto universo del filmmaking, il cortometraggio si è affermato come un laboratorio creativo senza confini, un terreno fertile in cui la brevità del formato si fonde con l’innovazione tecnologica. Questo medium si rivela ideale non solo per narrare storie, ma anche per costruire una brand identity potente e immediata. La straordinaria portabilità degli smartphone, combinata con una potenza visiva sempre più raffinata, ha inaugurato una nuova era cinematografica: registi di fama mondiale e talenti emergenti possono sperimentare linguaggi narrativi, stili visivi e approcci tecnici con una libertà che rompe gli schemi dei set tradizionali.

Da opere commissionate – come i capolavori della campagna “Shot on iPhone” di Apple, autentiche gemme di marketing creativo – a progetti indipendenti carichi di poesia e audacia sperimentale, questi corti dimostrano che la tecnologia non è un semplice strumento, ma un catalizzatore di visioni uniche. Spesso disponibili su piattaforme online accessibili a tutti, trasformano gli spettatori in testimoni privilegiati di un processo artistico intimo e diretto, dove quello che potrebbe sembrare un limite del dispositivo si rivela, in realtà, un trampolino per narrare storie in modi sorprendenti, personali e, non di rado, rivoluzionari. In questo articolo, vi guiderò alla scoperta dei cortometraggi più celebri e innovativi girati con iPhone, opere che ridefiniscono i confini della creatività cinematografica.

1. La Poesia di Detour (2017) di Michel Gondry

Commissionato da Apple come parte della campagna “Shot on iPhone”, Detour è un cortometraggio di 11 minuti diretto da Michel Gondry, un autore la cui immaginazione visionaria ha incantato il pubblico con opere come Eternal Sunshine of the Spotless Mind e The Science of Sleep. Girato con un iPhone 7 Plus, il corto narra il viaggio surreale e commovente di un triciclo smarrito, perso durante una vacanza in famiglia, che si anima di vita propria nel tentativo di ricongiungersi alla sua giovane proprietaria.

La storia, semplice ma densa di poesia, si trasforma in una favola moderna sotto la regia di Gondry, che sfrutta la leggerezza e la mobilità dell’iPhone per creare inquadrature dinamiche e prospettive insolite – dai primi piani ravvicinati sulle ruote del triciclo ai piani sequenza che ne seguono il percorso accidentato. L’estetica artigianale che contraddistingue il regista, fatta di colori vividi e dettagli giocosi, trova un alleato perfetto nella tecnologia “leggera” dello smartphone, dimostrando come anche un dispositivo quotidiano possa dar vita a un universo visivo ricco di magia. Detour non è solo un esercizio di stile, ma una celebrazione della capacità di narrare emozioni universali – perdita, ricerca, appartenenza – con strumenti accessibili, rendendo il cinema un’arte più vicina e tangibile.

2. Suerte! (2024), il Viaggio Musicale di Alex Helfrecht

Diretto da Alex Helfrecht, Suerte! è un cortometraggio di 8 minuti girato con un iPhone 15 Pro per la campagna “Shot on iPhone” di Apple, che celebra il talento e la scoperta personale attraverso un’estetica vibrante e contemporanea. La storia segue il giovane musicista Iván Cornejo, astro nascente della musica regionale messicana, mentre intraprende un viaggio in Messico per riscoprire le sue radici e trovare ispirazione. Quello che inizia come una ricerca intima si trasforma in una grande avventura, tra paesaggi mozzafiato, incontri inaspettati e momenti di pura creatività.

Girato sfruttando le capacità avanzate dell’iPhone 15 Pro – come la registrazione in 4K, la stabilizzazione cinematografica e la resa cromatica eccezionale grazie alla possibilità di girare in Apple ProRes a 10 bit – il corto cattura la ricchezza visiva del Messico: dai colori accesi dei mercati alle sfumature dorate del deserto al tramonto. Helfrecht alterna inquadrature ampie, che immergono lo spettatore nella vastità del viaggio, a primi piani intensi che rivelano l’evoluzione emotiva di Cornejo, creando un equilibrio tra spettacolarità e autenticità. Nonostante la sua breve durata, Suerte! intreccia musica, cultura e narrazione personale in un’esperienza coinvolgente. È una testimonianza del potere del cinema mobile nel dare voce a nuove generazioni di artisti, con un dispositivo che unisce accessibilità e qualità professionale.

3. Horror e spiritualità in Night Fishing (2011) di Park Chan-wook

Tra i pionieri del cinema d’autore su smartphone, il regista sudcoreano Park Chan-wook – celebre per capolavori come Oldboy e Thirst – ha realizzato Night Fishing nel 2011 con un iPhone 4, in collaborazione con il fratello Park Chan-kyong. Questo cortometraggio di circa 30 minuti si immerge in un’atmosfera sospesa tra horror soprannaturale e riflessione spirituale, intrecciando il folklore coreano con una narrazione volutamente enigmatica. La trama segue un pescatore solitario che, durante una notte sul fiume, si trova faccia a faccia con un’entità misteriosa emersa dalle acque, in un crescendo di tensione che sfocia in un’esperienza quasi trascendentale.

Nonostante le limitazioni tecniche dell’iPhone 4 – una risoluzione modesta rispetto agli standard odierni e una capacità limitata in condizioni di scarsa luce – Park trasforma questi vincoli in virtù, utilizzando chiaroscuri drammatici e un montaggio sincopato per amplificare il senso di inquietudine. Il corto, costato 130.000 dollari, è un esempio straordinario di come la creatività possa superare i limiti tecnologici: l’iPhone diventa uno strumento per esplorare l’invisibile, catturando l’essenza di un cinema che vive di suggestioni più che di perfezione tecnica. La vittoria dell’Orso d’Oro per il miglior cortometraggio al Festival di Berlino 2011 consacra Night Fishing come un’opera seminale, capace di dimostrare che anche con mezzi minimali si possono raggiungere vertici espressivi di rara intensità.

4. Nian (2021) di Lulu Wang: una favola moderna per il Capodanno Cinese

Diretto dalla regista sino-americana Lulu Wang – nota per il suo acclamato The FarewellNian è un cortometraggio di 12 minuti realizzato con un iPhone 12 Pro Max per la campagna “Shot on iPhone” di Apple, creato per celebrare il Capodanno cinese del 2021. La storia, tenera e carica di emozione, ruota attorno a una bambina curiosa che si confronta con la leggenda del mostro Nian, una creatura temuta nella tradizione cinese, scoprendo che la paura può trasformarsi in comprensione. Il corto intreccia il folklore con un tocco moderno, unendo il calore della celebrazione familiare a un senso di meraviglia universale.

Girato in Dolby Vision HDR, Nian sfrutta appieno le capacità tecniche dell’iPhone 12 Pro Max: i colori vibrano sullo schermo – dai rossi intensi delle decorazioni festive ai toni dorati della notte illuminata – mentre la straordinaria gamma dinamica cattura ogni dettaglio, dal tramonto ai momenti più intimi. Lulu Wang alterna inquadrature ampie, che immergono lo spettatore nella magia della festa, a primi piani delicati che esplorano i legami tra generazioni, trovando un equilibrio perfetto tra spettacolarità e introspezione. Nonostante la sua durata contenuta, Nian condensa un’esperienza culturale ricca di simbolismo e crescita personale. È un omaggio alla capacità del cinema di fondere mito e realtà, reso possibile da un dispositivo che compete con le cineprese professionali e rende l’arte visiva accessibile e immediata.

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5. Il corto Snow Steam Iron (2017) di Zack Snyder

Zack Snyder è un maestro dello stile visivo iperbolico. Regista di kolossal come 300, Watchmen e Justice League, si è cimentato nel mobile filmmaking con Snow Steam Iron, un cortometraggio di 4 minuti girato interamente con un iPhone 7 Plus e distribuito sulla piattaforma Vero. Questo lavoro, un concentrato di immagini potenti e atmosfere noir (che potete guardare su YouTube), segue una narrazione criptica e frammentata, tipica della poetica di Snyder, con ralenti esasperati, composizioni teatrali e una palette cromatica dominata da toni freddi e contrasti netti. La storia – un intreccio di vendetta e malinconia – si sviluppa attraverso una regia che non rinuncia alla monumentalità estetica, anche se realizzata con un mezzo “leggero”.

L’iPhone si piega alla visione autoriale di Snyder, catturando dettagli minuziosi e movimenti coreografati con una fluidità sorprendente per un dispositivo mobile. Il regista ha descritto questa esperienza come un ritorno alla libertà creativa delle sue prime opere, svincolato dalle complessità logistiche dei blockbuster hollywoodiani: lo smartphone gli ha permesso di girare in modo rapido e spontaneo, mantenendo il controllo totale sul processo. Snow Steam Iron è la prova che anche un regista associato a produzioni mastodontiche può trovare nello smartphone un alleato per esplorare la propria cifra stilistica in una forma più pura e immediata, aprendo nuove possibilità per il cinema d’azione nell’era digitale.

6. Fursat (2023) di Vishal Bhardwaj: un Viaggio tra Passato e Futuro

Vishal Bhardwaj, celebre regista indiano noto per adattamenti shakespeariani come Maqbool (Macbeth), Omkara (Otello) e Haider (Amleto), ha diretto Fursat, un cortometraggio musicale di 30 minuti girato interamente con un iPhone 14 Pro per la campagna “Shot on iPhone” di Apple. Rilasciato nel febbraio 2023 sul canale YouTube di Apple India, il film segue un uomo (Ishaan Khatter) ossessionato da un antico artefatto che gli permette di vedere il futuro, intrecciando una storia d’amore con elementi fantascientifici e coreografie Bollywoodiane.

La produzione, che vanta un cast di spicco con Wamiqa Gabbi e Salman Yusuff Khan, utilizza la modalità Cinematic e Action dell’iPhone 14 Pro per creare sequenze fluide e dinamiche, valorizzate dalla fotografia di Swapnil Sonawane e dalla musica di Bhardwaj stesso. Girato in location suggestive come il Forte di Bhangarh e il lago Pichola in Rajasthan, Fursat – che in hindi significa “tempo libero” – esplora il contrasto tra il desiderio di controllare il destino e la bellezza del presente. Bhardwaj ha dichiarato che l’iPhone gli ha offerto una libertà creativa senza precedenti, permettendogli di girare con una troupe ridotta e di catturare immagini di qualità cinematografica. Il corto ha ricevuto elogi per la sua ambizione visiva e narrativa, consolidando il ruolo dello smartphone come strumento per registi affermati che vogliono sperimentare senza i vincoli delle produzioni tradizionali.

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Perché Girare un Cortometraggio con uno Smartphone?

Scegliere di girare un cortometraggio con uno smartphone (non necessariamente un iPhone) significa abbracciare un’idea di cinema agile, democratico e profondamente contemporaneo, dove la tecnologia si piega alla creatività senza compromessi. I dispositivi di ultima generazione, come gli iPhone, offrono strumenti che un tempo erano appannaggio di costose attrezzature professionali: risoluzione video in 4K, stabilizzazione ottica avanzata, modalità HDR, slow motion fluido e persino riprese in Dolby Vision, tutto racchiuso in un device che sta nel palmo di una mano. Eppure, non è solo la potenza tecnica a renderli rivoluzionari: è la libertà che regalano. Girare con uno smartphone significa poter catturare un momento ovunque, senza il peso di una troupe ingombrante o di budget faraonici. Per i filmmaker indipendenti, rappresenta un’occasione unica: un banco di prova per affinare il proprio stile, ma anche una scorciatoia per raggiungere il pubblico direttamente, magari pubblicando il lavoro finito su YouTube. Dunque, lo smartphone si trasforma in un alleato potente per dar voce a storie urgenti, intime o audacemente sperimentali – a patto che ci sia, al cuore del progetto, una visione autentica, conoscenze tecniche e un’idea capace di brillare.

Io stesso ne ho sperimentato il potenziale: nel 2016, ho diretto il videoclip musicale Wait for You (primo singolo di Richard Grey) usando solo un iPhone 6s Plus e iMovie per il montaggio, giocando con time-lapse, riprese in 4K e slow motion per creare un’atmosfera unica. Anche in altri miei lavori creativi, ho spesso scelto lo smartphone per la sua immediatezza, il contenimento dei costi e quell’energia liberatoria che spinge a osare, a reinventare, a vedere il mondo con occhi nuovi.

In un’epoca in cui il cinema si reinventa ogni giorno, il cortometraggio girato con iPhone non è solo una tendenza, ma una rivoluzione silenziosa: un invito a ripensare i confini dell’arte visiva e a scoprire che le storie più potenti possono nascere dagli strumenti più semplici. Non serve una macchina da presa per catturare l’anima di un momento: basta un’idea, un occhio attento e il coraggio di premere “rec”. Il futuro del racconto è già nelle nostre tasche – sta a noi dargli vita. Ci avevi mai pensato? Scrimivimelo nei commenti.