Sei un filmmaker che aspira a realizzare un suo corto e a promuoverlo nei festival, ma ancora non conosci Filmfreeway? Allora questo articolo è per te.
In un articolo di qualche tempo ti raccontavo il mio lato creativo di filmmaker, che coltivo con Piano9 dal 2011 e come appassionato… anche da prima! Con Piano9, APS che lavora a supporto di autori e registi del cinema indipendente, ho imparato a muovermi nell’ambito della promozione di film e cortometraggi: ho osservato il lavoro delle società di distribuzione cinematografica (quelle serie e, ahimè, anche quelle improvvisate), ho imparato dalle case di produzione affermate, ho accettato i consigli dei filmmaker in giro da più tempo di me. A unire le esperienze di tutti questi operatori del settore, una piattaforma: Filmfreeway. Se aspiri a realizzare un tuo corto e a promuoverlo nei festival, ma non sai di che cosa sto parlando, allora questo articolo è per te.
Come funziona Filmfreeway
Filmfreeway è un sito web in cui registi e autori possono consultare i programmi di centinaia di festival cinematografici in tutto il mondo e scegliere a quali inviare il proprio film. Ti sembra facile? Un momento. I numeri di FilmFreeway rendono necessaria una bussola per orientarsi sulla piattaforma: sono circa 15.000 i festival cinematografici internazionali e concorsi per sceneggiature con una pagina su FilmFreeway e quasi 2 milioni di utenti registrati in tutto il mondo. Non si tratta quindi di una paginetta qualsiasi ma della più grande piattaforma globale che ti permette di iscrivere il tuo film ai festival indipendenti di tutto il mondo.
Eppure, utilizzare FilmFreeway è piuttosto semplice, a patto che si conosca bene l'inglese (in extremis, per tradurre in italiano dovrete utilizzare il plugin di Google traduttore). Per iniziare, il regista, produttore o l’autore del corto/lungometraggio crea un account (gratuito) sulla piattaforma. Il secondo step è piuttosto noioso ma importante: bisogna creare la scheda del vostro corto, inserire la locandina, immagini, foto del backstage e varie info tecniche (cast, biografia, note di regia, etc). Sembra banale ma sono queste le informazioni che consulteranno i giurati dei festival prima di vedere i vostri lavori, pertanto non datele per scontate. Fatto questo, inizia la fase più lunga e complicata: da questo momento in poi potrete navigare alla ricerca del festival più adatto a cui inviare il proprio progetto. Una volta iscritto il film alla rassegna, l’autore può monitorare direttamente su FilmFreeway l’avanzamento della selezione e conoscere il feedback dell’organizzazione: infatti riceve un responso sempre, se selezionato, premiato o invitato a una proiezione pubblica. Sull’account dell’autore, comunque, sono presenti tutti i contatti: in questo modo l’organizzazione può contattarlo non solo tramite la piattaforma ma anche via mail o telefono.
Corti e festival: perché serve Filmfreeway
Proprio per la quantità di autori, case di produzione e distribuzione, organizzatori di festival che girano su Filmfreeway (tra iscritti, submitter, organizzatori e giurie votanti) questa piattaforma è il modo più semplice ed economico per promuovere un corto nei festival indipendenti. L’alternativa è rivolgersi a una casa di distribuzione, che farà tutto il lavoro di selezione delle competizioni al posto tuo, ma ovviamente vorrà un compenso (e fidati, non è proprio economico). Su Filmfreeway, invece, con un po’ di pazienza potrai navigare tra i festival e scegliere quelli più adatti a te e sperare di essere selezionato.
Come scegliere i festival su Filmfreeway
Il mio consiglio, proveniente dagli anni di lavoro con Piano9 e anche da un’esperienza come direttore di un festival cinematografico, il Muciara Short Film Festival, è selezionare rassegne il cui scopo è promuovere il cinema e le case di produzione indipendenti: il rischio di partecipare a manifestazione in cui è il messaggio a dominare (per esempio, rassegne di corti a tema ambiente, diritti civili, lavoro) è che il valore cinematografico del tuo film venga superato da un’opera meno bella ma “più impegnata”. È solo la mia opinione e in giro puoi trovarne mille differenti, ma io credo che se un festival ha nel titolo l’aggettivo “cinematografico” allora è su questo requisito che si deve basare il giudizio della giuria.
E, a proposito di giuria, un altro parametro in base al quale scegliere il festival a cui partecipare è chi sono i giurati: se a vagliare il tuo film saranno addetti ai lavori, come registi, sceneggiatori, editor e giornalisti del settore, la rassegna potrebbe essere interessante. Io, ad esempio, con il Muciara Short Film Festival ci tenevo che a supporto della manifestazione ci fosse Silenzioinsala.com, webzine di critica cinematografica. Altro consiglio: dai priorità al genere di appartenenza del tuo film. Se hai realizzato un corto horror, seleziona prevalentemente i festival che danno risalto a questo genere cinematografico; concentrati su di essi e non dimenticare di controllare la storicità della manifestazione: la longevità è un ottimo biglietto da visita.
Ultimo consiglio per scegliere i festival su Filmfreeway: privilegia quelli che includono un momento di proiezione pubblica delle opere selezionate o premiate; il massimo sarebbe una proiezione dal vivo – adesso che la pandemia sta rallentando, soprattutto d’estate sono molte le rassegne che prevedono questa possibilità – ma anche una proiezione online può essere una gran bella vetrina.
Filmfreeway, quanto costa?
Come anticipato poco sopra, l'iscrizione a Filmfreeway è gratuita. Anche l'iscrizione ad alcuni festival è gratuita... E qui la domanda sorge spontanea: sono meglio i festival gratuiti o quelli a pagamento (alcuni possono toccare cifre considerevoli oltre i 100 dollari)? Posso rispondere - ancora una volta - basandomi solo sulla mia esperienza con i corti di Piano9: noi abbiamo dapprima stabilito un budget massimo da investire per le iscrizioni ai festival, poi abbiamo navigato su Filmfreeway cercando le rassegne più interessanti/attinenti e infine iscritto il cortometraggio a un mix di eventi gratuiti e a pagamento. Se il festival si paga, talvolta, può valerne la pena: forse ci sono in palio dei premi in denaro, forse l’evento in presenza è molto ben organizzato, forse la giuria è prestigiosa: insomma, spesso la cifra richiesta ai partecipanti ha un senso.
Se pensate di partecipare a molti festival, potreste abbattere i costi sottoscrivendo l'abbonamento a Filmfreeway GOLD, versione "potenziata" del sito che vi consentirà di ottenere uno sconto fino al 50%, solo nei festival convenzionati. Per maggiori informazioni visitate la pagina ufficiale.
Con Piano9 abbiamo utilizzato la piattaforma Filmfreeway per tutti i nostri corti, da L’Incontro a Homefish sino a Signorina Forsepotevo. È stato un lavoraccio ma ne è valsa la pena: L’Incontro è stato selezionato a circa una trentina di rassegne e premiato al Padova 4th Wall Indie Festival per il Miglior Montaggio; Homefish ha ottenuto varie candidature ed è anche stato finalista all’Amarcort, festival riminese ispirato al cinema di Federico Fellini. Insomma, ci siamo divertiti.
Se vuoi saperne di più dei miei progetti creativi o hai un dubbio su cortometraggi e festival... scrivimi. Sarò felice di darti qualche consiglio: se non ci si supporta tra filmmaker! Se invece vorresti approfondire l'argomento, puoi consultare il sito di Piano9 Produzioni: troverai tanti articoli e consigli utili per registi e produzioni indipendenti.