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ChatGPT Plus, recensione: conviene davvero passare al piano a pagamento?

06/10/2024 18:24

Vito Sugameli

Recensioni, Intelligenza Artificiale, ChatGPT,

ChatGPT Plus, recensione: conviene davvero passare al piano a pagamento?

Scopri se ChatGPT Plus vale l'investimento: recensione completa del piano a pagamento, vantaggi e limitazioni rispetto alla versione gratuita.

Se utilizzi l’AI occasionalmente, con interazioni di base, il piano gratuito potrebbe essere più che sufficiente. Se, invece, Chat GPT ti serve per l'elaborazione di contenuti tecnici o creativi dovresti considerare il piano a pagamento.

Nel mio blog ti ho parlato spesso di AI, applicata al video ma anche alla creazione di testi. Ti ho anche aiutato a orientarti tra le varie app disponibili, da Gemini a Chat GPT, sebbene probabilmente resta quest’ultimo il programma più noto e utilizzato. Come ti raccontavo in un precedente articolo, la scelta tra i due dipende dall'uso specifico e da ciò che cerchi nell'intelligenza artificiale: in altre parole, come può l'AI supportarti nel tuo lavoro di videomaker?

Gemini si sta concentrando sempre di più sull'integrazione con il motore di ricerca Google, il che rende la app in grado di fornire risposte aggiornate e precise su informazioni recenti e molto utile per ottenere notizie e aggiornamenti in tempo reale. ChatGPT dà il suo meglio se si considera la coerenza e il dettaglio delle risposte e, per questo, viene utilizzato soprattutto in contesti professionali, educativi e di supporto. 

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Devo dire la verità: ti accorgerai della potenza dello strumento ChatGPT soprattutto se attiverai il piano a pagamento. Per questo, prima che tu investa del denaro, voglio aiutarti a capire se ne vale davvero la pena: può essere conveniente, ma dipende dall’uso che intendi farne e dal valore che ne ottieni nella tua situazione professionale. Ecco una panoramica dei vantaggi e di quando, a seconda del tuo ingaggio, potrebbe essere una buona scelta spendere per il ChatGPT Plus.

Selezione di Foto

Funzionalità avanzate e velocità: i vantaggi di ChatGPT Plus

Il piano a pagamento di ChatGPT, chiamato ChatGPT Plus, costa 20 dollari ossia circa 18-19 euro al mese. Con questo abbonamento hai accesso al modello più recente (attualmente GPT-4), che offre prestazioni superiori rispetto alla versione gratuita, basata su GPT-3.5. Questa differenza può risultare significativa in vari ambiti d’uso: GPT-4 gestisce domande tecniche in modo più preciso, affronta quesiti complessi con maggiore efficacia e conduce conversazioni più approfondite e articolate.

GPT-4 è, infatti, in grado di gestire domande complesse, rispondere in maniera accurata anche ai quesiti più tecnici e intrattenere conversazioni approfondite. Questa differenza è particolarmente evidente se hai bisogno di aiuto in ambiti specialistici, come la programmazione o - perchè no - la scrittura creativa. Un’altra caratteristica di GPT-4 è la capacità di gestire più input contemporaneamente. Questo può essere molto utile in settori come il business e la ricerca accademica, dove spesso è necessario sintetizzare una grande mole di informazioni o confrontare dati. Inoltre, GPT-4 migliora l’interazione nei contesti di assistenza clienti e servizi personalizzati, riuscendo a rispondere in maniera più precisa alle esigenze dell’utente.

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Con il piano a pagamento ChatGPT Plus, gli utenti accedono anche a una gamma di funzionalità aggiuntive che estendono le possibilità di utilizzo della piattaforma. Tra queste si trovano gli strumenti di navigazione web, utili per recuperare informazioni aggiornate in tempo reale, l’accesso a DALL-E per la generazione di immagini su richiesta, e l’integrazione di Python per analisi di dati avanzate, utile in ambiti come la statistica, il machine learning e l’automazione di calcoli complessi.

Gli utenti a pagamento beneficiano inoltre di tempi di risposta più rapidi e priorità di accesso, particolarmente preziosi nei momenti di maggiore affluenza. Questa priorità può rivelarsi essenziale per chi utilizza ChatGPT per scadenze stringenti o progetti urgenti, come la redazione di un bando o la preparazione di un preventivo per un cliente. Tempi di risposta più brevi e maggiore affidabilità nel servizio garantiscono efficienza e continuità, elementi chiave per chi impiega l’AI in contesti professionali o lavorativi.

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Vale la pena investire nel piano a pagamento ChatGPT Plus?

Per rispondere a questa domanda, secondo me, bisogna considerare le principali limitazioni che gli utenti con profilo gratuito incontrano utilizzando ChatGPT. Una delle più evidenti è l’impossibilità di usare il chatbot in maniera prolungata o intensiva: esiste infatti un limite sul numero di prompt che si possono inviare, dopo il quale ChatGPT potrebbe rispondere utilizzando un modello meno recente, come GPT-3.5, anziché il più avanzato GPT-4, riservato agli utenti Plus. Inoltre, non so se lo sai, ma ChatGPT ha degli orari di "maggiore traffico" in cui in tutto il mondo milioni di utenti si ritrovano a consultarlo: in queste fasce affollate, chi ha la precedenza non sono mai gli utilizzatori con il piano gratuito.

Al contrario di chi ha installato il pacchetto Plus passa davanti agli altri e beneficia di sessioni più rapide, lunghe e dettagliate. Il mio consiglio, quindi, è di interrogarti sul perchè ti serve avere discussioni con il chatbot: se lo utilizzi spesso per finalità creative (generazione di idee per il tuo blog, bozze di codice HTML, post per i social network, presentazioni e scrittura di CV) dovresti provare il pacchetto a pagamento. Lo stesso vale se hai spesso necessità di esplorare argomenti in profondità con la AI: per esempio potresti avere bisogno di farti aiutare da ChatGPT a stilare un business plan per un progetto oppure a compilare il bando per un finanziamento come libero professionista o con la tua associazione. Con il pacchetto Plus, inoltre, puoi accedere alla funzione di conversazione vocale, che permette interazioni molto naturali, e chiedere a ChatGPT di scrivere email, sintetizzare documenti o persino interi libri e dispense in formato word o PDF in modo rapido e accurato.

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Per capire se hai davvero bisogno di ChatGPT Plus, valuta il tipo e la frequenza di utilizzo che fai dell'AI. Se ti capita di usarlo solo occasionalmente per domande semplici o interazioni di base, probabilmente il piano gratuito è più che sufficiente per le tue necessità. Questo tipo di utilizzo non richiede l’accesso alle funzionalità avanzate di GPT-4 o agli strumenti extra riservati agli abbonati Plus.

Se invece nutri qualche dubbio sull’utilità dell'AI o hai un approccio conservatore, ti invito a esplorare le possibilità creative che molti colleghi filmmaker stanno realizzando con l'IA e strumenti simili. L’AI, se utilizzata con saggezza, può diventare un alleato prezioso, aiutando nella scrittura, nella generazione di idee o nella pianificazione di contenuti. Per i professionisti, come freelance, insegnanti o chiunque usi ChatGPT per scopi professionali e formativi, il piano Plus offre un supporto avanzato che garantisce risposte più dettagliate e flessibili, spesso utili per approfondimenti specifici e soluzioni innovative. 

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Se non ti basta ChatGPT: le altre app di AI generativa

Lasciamo per un momento da parte i perplessi e i terrorizzati dall'intelligenza artificiale. Se utilizzi l’AI generativa con costanza e sfrutti tutte le sue potenzialità, è possibile che ChatGPT non ti basti e che durante la redazione di un progetto ti ritrovi a fare la spola tra più applicazioni. Al momento, non esiste ancora uno strumento unico che integra tutte le principali intelligenze artificiali generative - ChatGPT di OpenAI, Gemini di Google DeepMind, Claude di Anthropic  -  ma devi sapere che alcune piattaforme stanno sperimentando la collaborazione tra più modelli per offrire finalmente agli utenti un’esperienza davvero completa.

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Un esempio è Poe di Quora, il cui nome è un gioco di parole che omaggia lo scrittore Edgar Allan Poe e l’acronimo Platform for Open Exploration, ossia piattaforma per l’esplorazione aperta. Questa applicazione (disponibile su desktop e mobile) permette l’accesso a diversi modelli AI, tra cui anche Claude e GPT-4; purtroppo l’integrazione di Gemini non è ancora disponibile poiché Google non ne ha ancora aperto l’accesso pubblico a per piattaforme di terze parti. 

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La piattaforma Poe consente agli utenti di interagire con modelli di linguaggio AI e ottenere risposte basate su conoscenze generali e modelli di linguaggio addestrati su grandi quantità di dati testuali. Poe dà il meglio quando si tratta di rispondere a quesiti su argomenti che vanno dalla scienza alla storia fino alla cultura generale, ma non è l’ideale per conversazioni tecniche o richieste creative. La cosa davvero divertente? La piattaforma permette di passare da un modello all'altro per vedere le diverse risposte che ognuno di essi può generare.

Anche ChatGPT sta lavorando alle integrazioni: nella versione Pro, per esempio, il modello GPT-4 è di supporto per immagini, generazione di codice e ricerca sul web. Attraverso l’uso di plugin, gli utenti possono estendere le funzionalità di GPT-4 per risolvere specifiche necessità (ad esempio, interfacciarsi con applicazioni di terze parti) ma, attenzione: non per connettersi direttamente con altri modelli AI come Gemini o Claude. 

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Sono diverse, però, le startup e le aziende di AI che stanno lavorando a piattaforme di “orchestrazione di AI”, progettate per consentire la combinazione di modelli diversi. Questi strumenti permetterebbero agli utenti di passare da una app all’altra a seconda della necessità (testo, immagini, codice) e della specificità di quel programma. Potresti, quindi, combinare la capacità di approfondimento di ChatGPT con la potenza del motore di ricerca di Google. 

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Un ultimo consiglio è d'obbligo, dopo avere tanto parlato di intelligenza generativa e del suo utilizzo. Anche se usi la versione Plus di questi strumenti, ricordati sempre di non affidarti a loro al 100%: si tratta pur sempre di funzionalità al servizio dell'essere umano e mai di qualcosa che è in grado di sostituirci. La fantascienza lasciamola dov'è e trattiamo queste app per ciò che sono: un aiuto alla creatività, all'approndimento, alla ricerca.

Soprattutto mentre scrivi, è importantissimo rielaborare il contenuto generato e metterci del tuo: altrimenti dove sta il divertimento? Se, invece, hai necessità specialistiche conviene rivolgersi a un professionista della scrittura, un copywriter o uno sceneggiatore, dipende da cosa ti occorre. All'AI lasciamo fare i brainstorming, le bozze di materiali, le ricerche noiose e tutto ciò che la trasforma in una perfetta assistente digitale. 

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Se hai curiosità su ChatGPT o Gemini, scrivimi o lascia un commento. Se invece vuoi saperne di più di come uso l'AI nel mio lavoro, contattami: sarò felice di fare una chiacchierata.