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Come archiviare le tue riprese: le soluzioni migliori (cloud, NAS, hard disk)

25/06/2023 23:00

Vito Sugameli

Montaggio Video, Archivio File, Servizi Cloud,

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Ogni videomaker sa che backup non può essere svolto con superficialità: il rischio è perdere contenuti preziosi. Ti rivelo alcune dritte molto utili.

Imparare ad archiviare le tue riprese è fondamentale: che si tratti di montaggi finiti, materiale recente che devi ancora editare oppure girato grezzo che non si sa mai quando possa tornare utile, l’importante è non perdersi dei pezzi. Ogni videomaker e filmmaker sa che il processo di archiviazione non può essere svolto con superficialità - il rischio è perdere contenuti preziosi e insostituibili - e occorre trovare i supporti, digitali o fisici, più adatti a te. 

 

Cloud, NAS, hard disk: in questo articolo ti consiglio come scegliere lo strumento migliore per archiviare le tue riprese. 

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1. I vantaggi di archiviare sul cloud

Il principale motivo per scegliere un archivio cloud è che ti permette di conservare i tuoi dati a lungo termine e di accedervi, in maniera rapida e pratica, da tutti i tuoi dispositivi. Ovunque ti trovi, puoi raggiungere i tuoi documenti non solo da computer (desktop) ma anche connettendoti al tuo smartphone: oggi, infatti, le principali piattaforme cloud dispongono tutte di una app per mobile e tablet. Io, per esempio, mi trovo comodissimo con il cloud e archivio qui praticamente tutto:  dalle anteprime dei wedding reportage, così da porterli mostrare agli sposi mentre sono ancora in lavorazione, ai preventivi, così quando incontro i clienti anche solo per un caffè al bar posso facilmente consultarli.

 

A proposito di documenti, uso il cloud anche per l'archivio delle mie fatture: la privacy, infatti, non è più un tema di cui preoccuparsi. Tutte le principali piattaforme - Amazon Drive, Dropbox, Google Drive, iCloud - sono ottimizzate per essere compliant con le norme sulla privacy (come il Gdpr, il regolamento generale dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e privacy): di conseguenza, puoi archiviare senza timori anche documenti e informazioni riservate.

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Tra i vantaggi degli archivi cloud c’è anche il loro essere, in genere e per piccole quantità di spazio, servizi molto economici o addirittura gratuiti: pensa a Google Drive, basta avere un account Gmail per potere usufruire al pacchetto base (15 GB). Al contrario acquistare un hardware per l’archiviazione richiede invece un investimento notevole, soprattutto se aggiungi al set strumenti per l’alimentazione e il raffreddamento. È pur vero che per archiviare video professionali, magari girati in log, questa premessa ha poco valore e quello che conta davvero è trovare il giusto compromesso tra costi annuali e spazio di archiviazione.

Se ti stai chiedendo quale servizio cloud scegliere tra quelli disponibili sul mercato, qui ti faccio una breve panoramica dei più utilizzati:
 


Tra i servizi in elenco, a mio avviso i migliori sono Dropbox e pCloud. Dropbox ha una forte storicità (è stata una delle prime aziende ad investire nel cloud e si vede dall'affidabilità del servizio) ma bisogna essere disposti a sborsare in abbonamento cifre importanti. Per le aziende probabilmente è ancora la soluzione più quotata.

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Personalmente, per la mia attività di filmmaker freelance e webmaster uso pCloud perché ha saputo convincermi nel tempo di essere un servizio affidabile, l'assistenza è reattiva (risolvono i problemi in tempi record) e per utilizzare il servizio non pago un abbonamento mensile. Sono infatti tra quelli che hanno sottoscritto i piani a vita, una soluzione unica che ha rivoluzionato il mercato: in pratica si paga una tantum per avere spazio cloud per sempre. Nel corso degli anni ho acquistato i terabyte necessari che mi permettono di archiviare tutto quello che voglio e creare contestualmente i backup di tutti i miei lavori. Una soluzione che mi consente di lavorare in qualsiasi parte del mondo alla post produzione di video commerciali o alla creazione di siti web: mi basta avere un Pc e una connessione ad internet per essere sempre operativo! 

Ma come funziona? Per farla breve, pCloud Drive crea un hard disk virtuale nel Pc/Mac estendendo di fatto lo spazio di archiviazione interno (potenzialmente all'infinito); i file sono facilmente accessibili da web, desktop o smartphone; permette di salvare più versioni del file per un periodo specifico e soprattutto di eseguire il backup automatico da smartphone e desktop. Molto utile anche il Sync, ovvero la possibilità di sincronizzare in qualsiasi momento (anche dopo una formattazione o guasto di un hard disk fisico) i file archiviati nel cloud e ripristinarli nel nuovo dispositivo, il tutto in pochissimi secondi. Lato sicurezza poi non ha eguali: è crittografato e sicuro (AES a 256 bit durante e dopo il trasferimento). Sul sito si legge che è “il più sicuro di Europa” e non faccio fatica a crederci: pCloud risponde alle normative Europee in materia di sicurezza e protezione dei dati personali, notoriamente più stringenti rispetto al resto del mondo; oltretutto l'azienda ha sede in Svizzera, riconosciuto come il paradiso della privacy. Come se non bastasse, sul sito ufficiale è stata lanciata una sfida rivolta ad hacker, università e organizzazioni. Finora nessuno è riuscito ad attaccare il software di crittografia utilizzato da pCloud, tanto che la gara continua con un premio che è arrivato a 100.000$ (o l'equivalente in Bitcoin)!

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2. Che cos’è il NAS e quando usarlo 

Il NAS (abbreviazione di Network Attached Storage) è una delle migliori soluzioni professionali per archiviare medio o grandi quantità di dati: infatti ha elevata capacità di archiviazione, è veloce, rende facilmente disponibile l’archivio anche da remoto. In pratica, il NAS funziona come il cloud ma, anziché essere pubblico, è un archivio privato a cui si accede solo se connessi alla rete interna. 

 

Forse non è particolarmente indicato per ii videomaker freelance ma se, per esempio, vi è capitato di collaborare con una agenzia web o di comunicazione, è probabile che in ufficio ci fosse un NAS. Per utilizzarlo al meglio per l’archiviazione di foto e video bisogna effettuare backup costanti. Tuttavia questo sistema presenta anche svantaggi, che scoraggiano alcuni videomaker a servirsene: ha spazio di archiviazione limitato ed è soggetto a virus o danni fisici, che possono causare la perdita di dati.

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3. Pro e contro dell'archivio locale (hard disk)

Chi di noi ha qualche anno sulle spalle ha visto cambiare in ogni modo gli hard disk esterni per archiviazione locale: prima c’erano i nastri, poi i supporti ottici registrabili (CD/DVD), infine sono arrivate USB, cartelle locali e di rete, server PACS, dischi rigidi esterni e dischi rigidi locali. Questi sono oggi le modalità più usate.

 

I dischi rigidi sono HDD (disco rigido) e SSD (unità a stato solido). Il primo è un dispositivo di archiviazione situato all'interno del computer, pratico perché permette di archiviare foto, video o file aziendali direttamente sul proprio pc. L’SSD è una memoria più veloce dell'HDD, ma più costosa e con cicli di scrittura/cancellazione limitati. Inoltre è difficile recuperare i dati se, per sbaglio, vengono eliminati e sovrascritti.

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Scegliere un archivio locale ha svantaggi e vantaggi. Da un lato questo tipo di dispositivo è costoso in termini di acquisto e manutenzione (backup dei dati, alimentazione e raffreddamento, costi di sostituzione periodica del supporto di archiviazione), inoltre presenta la vulnerabilità tipiche di tutti gli hardware. Insomma, se si rompe sono guai e il recupero dei dati ha costi elevati. Dall'altro i dati sono offline (lontani da occhi indiscreti) e sono di facile accesso e sempre al sicuro, soprattutto quando il disco è gestito dal data center aziendale e dall'IT: ancora una volta, non la immagino una soluzione per il videomaker freelance ma per chi lavora in un ufficio con molti collaboratori.

Le tre soluzioni tuttavia non si escludono a vicenda. Per dormire sonni tranquilli, bisognerebbe conservare tre copie dello stesso file in luoghi diversi. Il mio consiglio pertanto è di valutare servizi cloud come prima scelta e hard disk esterni o NAS per le copie di sicurezza.

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Spero che i miei consigli ti siano stati utili. Contattami se vuoi saperne di più sulle migliori piattaforme cloud o sulle modalità di archiviazione. Se invece ne hai una tu da consigliarmi, scrivimi: i suggerimenti sono sempre bene accetti.