Ecco 3 cose che, secondo me, non devono mancare nella perfetta postazione del videomaker, che la usi per l'editing video o per il lavoro di pre-produzione che anticipa le riprese.
Qualche tempo fa, qui sul blog, ti ho raccontato il mio approccio minimal all’attrezzatura da videomaker: pochi elementi, acquistati su misura per le mie esigenze, tanta flessibilità. Anche quando si tratta della postazione dedicata all’editing video la mia filosofia è simile e mi piacerebbe, prossimamente, dedicare qualche approfondimento a questo tema entrando più nel merito dell'attrezzatura tecnica di cui munirsi (monitor, computer, programmi specifici da installare).
In questo articolo inizio parlando dei fondamenti, ossia da quello che per me non deve assolutamente mancare nella perfetta postazione del videomaker, che la usi per l'editing o per il lavoro di pre-produzione che anticipa le riprese. Continua a leggere se sei curioso.
1. Perchè tenere in ordine la postazione per l'editing
Hai presente quelle scrivanie confusionarie, piene di libri e strabordanti di oggetti inutili? Alimentano l'immagine del filmmaker creativo dalla mente esuberante, sempre circondato di arte e cultura; ma, per quanto abbia una parte di verità, è parecchio lontano dal quotidiano di noi comuni mortali. Se lo chiedi a me, il primo ingrediente che non può mai mancare in una postazione di lavoro - soprattutto in quella di un videomaker - è l’ordine, l’organizzazione.
Se, come immagino, la tua area di lavoro è uno studio ricavato a casa, magari in una stanza che condividi con le persone che abitano con te, mantenere l’ambiente bene organizzato è fondamentale: in questo modo non rischierai di perdere materiale che ti occorre quotidianamente né di occupare il tempo a cercare oggetti sparsi in giro. L’ordine è tassativo anche se lavori in un'agenzia, in coworking o in uno studio fuori casa, dove accogli i clienti: farli entrare in una stanza caotica non è per nulla indice di professionalità.
Il mio consiglio, insomma, è di tenere la postazione sempre sgombra di oggetti inutili. Per non parlare, poi, di ciò che ti distrae o mette di cattivo umore (un esempio? Le bollette e le scadenze dei pagamenti mensili), facendo da ostacolo alla tua creatività. Liberatene e, quando sei a lavoro, pensa solo a fare del tuo meglio e a divertirti. Ricordati inoltre che liberare la scrivania può tornare utile per poggiare l'attrezzatura (luci, mirroless, microfoni), scaricare schede e caricare le batterie quando vai di fretta tra uno shooting e l'altro.
2. Silenzio e tranquillità per lavorare meglio
Se hai bisogno di concentrazione, trova un sistema per tenere il telefono lontano dagli occhi e disattiva, se puoi, gli avvisi acustici: messaggi, social media e telefonate dei clienti non ti aiuteranno a focalizzarti. Inoltre ti aiuterà dotarti di un buon paio di cuffie isolanti: io consiglio le Shure SRH440 o le Beyerdynamic DT 240 Pro, piuttosto economiche e in grado di garantire una buona qualità del suono. Se vuoi andare verso delle cuffie più professionali e cerchi un ottimo rapporto qualità prezzo puoi optare per le Beyerdynamic DT 770 PRO. Non proprio a buon mercato, ma davvero ottime, sono le Sony WH-1000XM3: la cancellazione del rumore vi farà restare a bocca aperta.
3. Confort: il segreto di una ottima postazione di lavoro
L'atmosfera è la chiave della concentrazione creativa. Oltre a cercare il silenzio, fai in modo di non lavorare in un ambiente troppo buio ma nemmeno illuminato eccessivamente: quando possibile, è sempre meglio valorizzare la luce naturale che filtra dalle finestre per illuminare la postazione di lavoro, posizionando quest’ultima in maniera perpendicolare o frontale rispetto alla finestra. I monitor più moderni sono capaci di autoregolarsi in base alla luce esterna ma, nel caso in cui il tuo non disponga di questa caratteristica, ricordati di regolare la luminosità in base alle condizioni di luce ambientali. Questi consigli valgono se non fai color correction e color grading: diversamente bisogna utilizzare monitor calibrati (EIZO sono i migliori in assoluto, BenQ per il maggior rapporto qualità-prezzo).
Personalmente, ammetto di essere un pipistrello: sono decisamente più produttivo la sera se non, addirittura, la notte: la mia scelta è quindi di lavorare in una stanza oscurata con una fonte di luce calda e soffusa.
Un ulteriore elemento di confort per la postazione di lavoro è la sedia: la creazione di contenuti video, infatti, ti porta a stare seduto alla scrivania a lungo e, con la sedia sbagliata, rischi di andare incontro a danni alla schiena o al collo. Se hai voglia di investire del budget in questo acquisto - il che, devo dire, potrebbe non essere una cattiva idea - a detta anche di gamer e youtuber, tra le migliori sedie sul mercato ci sono la Klim Esports o la Robas Lund DXseta racer6: altrimenti qualunque sedia dotata di schienale ergonomico, braccioli, supporto lombare e cuscino poggiatesta sarà la migliore amica delle tue sessioni di lavoro (e di gioco). Tra le tante disponibili sul mercato, con un budget sotto i €150, segnalo i modelli della Songmics. Consiglio anche di utilizzare un comodo cuscino da seduta ortopedico, mi ha cambiato la vita.
In un prossimo articolo vi parlerò di quale attrezzatura munirsi, tra monitor e programmi tecnici, per lavorare al meglio all'editing video. Vuoi saperne di più sul mio metodo di lavoro o desideri chiedermi un consiglio? Lascia un commento o contattami: sarò felice di fare una chiacchierata.