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Videomaker, cosa significa esercitare il problem solving

02/10/2023 00:00

Vito Sugameli

Filmmaking,

Videomaker, cosa significa esercitare il problem solving

In questo articolo ti spiego che cosa significa, per me, risolvere i problemi e ti do qualche consiglio per migliorare questa tua competenza.

In questo articolo ti spiego che cosa significa, per me, risolvere i problemi e ti do qualche consiglio per migliorare questa tua competenza. 

Che cosa si intende con problem solving? Io direi così: la capacità di valutare un problema con lucidità e sviluppare una soluzione efficace, possibilmente in breve tempo. Questa abilità è necessaria in quasi ogni professione, ma per videomaker e filmmaker è quasi un obbligo. Del resto fare cinema vuol dire risolvere problemi costantemente e in ogni produzione arriva sempre, prima o dopo, il momento in cui occorre essere creativi. 

 

In questo articolo ti spiego che cosa significa, per me, risolvere i problemi e ti do qualche consiglio per migliorare questa tua competenza. Continua a leggere se sei curioso.

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I principali problemi che il videomaker deve risolvere

Nel mondo della produzione video, si presentano continuamente sfide e imprevisti che richiedono risoluzioni rapide ed efficaci. Qualche esempio? Partiamo da un temone: le limitazioni di budget. Spesso, i videomaker lavorano trovando soluzioni creative per ottenere l'effetto desiderato senza superare il preventivo stimato. Del resto sappiamo tutti che i nostri committenti hanno spesso richieste o esigenze impossibili e, a volte, possono anche arrivare a cambiare idea a metà della produzione (alzi la mano a chi non è successo). Ecco perché è essenziale dotarsi della capacità di trovare soluzioni che soddisfino il cliente, ma anche la propria visione creativa

 

Senza dimenticare che lavorare con i clienti (difficile e non) e con una squadra - che spesso non è nemmeno la propria, per esempio se si collabora con le agenzie - richiede ottime capacità di comunicazione: quando sorgono disaccordi o incomprensioni, è fondamentale la capacità di risolvere i problemi attraverso una comunicazione efficace è fondamentale.

Veniamo poi al momento delle riprese. In questa fase possono sorgere una varietà di complicazioni come malfunzionamenti dell'attrezzatura, condizioni meteorologiche avverse, problemi con gli attori. Il videomaker deve essere in grado di risolvere rapidamente questi problemi per mantenere il set in movimento e in armonia. Anche durante la fase di montaggio e post-produzione possono emergere imprevisti legati alla qualità del materiale girato, al suono, ai colori, agli effetti speciali, alla musica. Il problem solving in questa fase è essenziale per garantire un prodotto finale di alta qualità.


Infine, oltre a problemi tecnici e logistici, i videomaker devono affrontare sfide legate alle specificità del proprio lavoro. Di che cosa parlo? Per esempio della difficoltà di tenersi sempre aggiornati ma anche di avere la migliore attrezzatura in un mondo in cui la tecnologia cambia rapidamente, sia che si tratti di camere o luci, oppure di software.

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Come migliorare le tue capacità di problem solving?

In situazioni particolarmente difficili, ho visto non solo i videomaker più giovani ma anche i colleghi di esperienza farsi sopraffare dalle emozioni e riconoscere davanti a sè solo grandi ostacoli e barriere. Al contrario, i grandi problem solver che ho conosciuto nella mia vita cercano sempre di identificare le radici della situazione complicata per arrivare a risolverla. Nella mia esperienza, il primo passo per sviluppare preziose capacità di problem solving è proprio imparare a considerare ogni situazione come un problema singolo, senza farsi prendere dal panico. 

Lo step successivo nella risoluzione dei problemi è la capacità di scomporre il problema in piccole parti, più gestibili, definendo gli elementi principali dell'imprevisto. Si tratta di un passaggio essenziale e di una competenza che occorre sviluppare sia a livello psicologico sia manageriale: invece di affrontare una montagna, che pare impossibile da scalare, non è meglio imparare a tracciare strade più piccole tra le colline? Questo non vuol dire limitarsi a cercare modi semplicistici per affrontare gli elementi del problema, ma trovare i sistemi più efficaci e trasformarli in un’opportunità. 

 

Qualche caso concreto di ciò, per esempio, l'ho raccontato qui sul blog quando parlavo dei molti imprevisti che si possono incontrare durante i matrimoni quando il clima è ostile: quando il giorno delle nozze piove oppure negli afosi matrimoni estivi

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E quando il problema è risolto?

Passata l’emergenza, io consiglio di sedersi con calma – eventualmente insieme a coloro che hanno partecipato alla risoluzione della crisi - per guardare indietro e vedere cosa ha funzionato e cosa c'è ancora da migliorare per lavorare meglio la prossima volta. Potrebbe essere necessario lavorare meglio in squadra o trovare il giusto equilibrio con le professionalità che ci supportano. Nei matrimoni, per tornare all'esempio precedente, servono spesso vari tentativi per fare funzionare il rapporto tra videomaker e fotografo o tra videomaker e wedding planner.

 

Oppure, se si è esercitata la creatività e si è trasformata una situazione con poco budget in un esperiemento di cinema indipendente, è utile ripercorrere tutti i passi della produzione per trasformare questa esperienza in un caso replicabile (e migliorabile) altre volte.

 

Prendersi il tempo necessario per valutare l'intero processo e formulare le lezioni da apprendere è fondamentale: in questo modo, il prossimo progetto di risoluzione dei problemi sarà ancora più efficace e produrrà soluzioni sempre migliori.

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Spero che in questo articolo tu abbia trovato qualche consiglio utile. Se vuoi raccontarmi una tua testimonianza e supportare altri colleghi con buoni suggerimenti, scrivi qui sotto nei commenti. Se, invece, sei qui per collaborare, contattami:  sarò felice di fare due chiacchiere.