Qualche consiglio e alcune chicche - incluse letture e pagine Youtube da seguire - per diventare videomaker da autodidatta. In bocca al lupo.
La scuola di cinema è certamente l’opzione più efficace per imparare gli strumenti del filmmaker: in Italia ce ne sono di ottime, dal Centro Sperimentale di Roma all’Accademia Luchino Visconti di Milano; per non parlare dei fortunati che possono studiare all’estero, in Europa e – ancora meglio – negli Stati Uniti. Ai videomaker con curricula internazionali, le porte delle case di produzione si spalancano.
Però, come sapete, sul mio blog mi piace parlare non solo di sogni ma anche di situazioni realistiche: per esempio, che dire di tutte quelle persone per le quali la scuola di cinema non è una possibilità, perché prive dei fondi necessari a pagarne una o perché non particolarmente adatte alla formazione tradizionale? Per varie ragioni legate al mio personale, io non ho fatto alcuna scuola e, sebbene oggi abbia più di un rimpianto, ho compensato questa mancanza con una sola strategia: tanto studio in autonomia, formazione da autodidatta, curiosità e lavoro duro. In tal senso il mio consiglio è di affincarvi ad un filmmaker che stimate, fate in modo di lavorare con lui per imparare come gestisce il set, quali attrezzature usa, come si comporta con i clienti. Lavorare come assistente presso uno studio di produzione (o fotografo) può insegnarvi tanto. Non escludete neanche il settore dei wedding film: è una palestra eccellente che stimola il problem solving. Il resto lo ha fatto l’esperienza, maestri e colleghi che mi hanno dedicato tempo e insegnamenti e la quantità smisurata di film che ho visto in tutta la vita!
Questo articolo lo voglio dedicare ai colleghi - soprattutto più giovani - che rischiano di gettare la spugna convinti che senza accademie non si vada da nessuna parte. Non scoraggiatevi, invece: faticherete di più, troverete tanti ostacoli ma con pazienza e impegno potrete lo stesso arrivare a fare della vostra passione una professione. Certo, come anticipavo sopra, una formazione in autonomia richiede dedizione, costanza, immensa curiosità e tanto lavoro.
Di seguito voglio condividere con voi qualche consiglio e alcune chicche - incluse letture e pagine Youtube da seguire - per diventare filmmaker da autodidatti. In bocca al lupo.
I canali youtube che seguo per tenermi aggiornato
Filmmaker milanese con un canale Youtube che conta più di 36mila iscritti: Simone Cioè è un punto di riferimento per quanto riguarda il linguaggio, gli strumenti e le esperienze del videomaker. Sul suo canale realizza video in cui racconta le storie dei suoi lavori con un linguaggio facile da capire, ma anche molto preciso e riconoscibile. I contenuti vanno da consigli per ricreare la luce più adatta per girare a recensioni e consigli sull’attrezzatura migliore da acquistare, sino a tutorial indispensabili.
Gianmarco Capri ha un approccio più “corporate” e una storia più recente ma altrettanto interessante: racconta storie applicate al mondo dei contenuti video per aziende e professionisti. Ha creato una scuola di formazione online ed è CEO di Montalo, casa di produzione in forte ascesa. Quando si tratta di trovare il modo giusto per fare emergere i valori e i punti di forza di un Brand il suo canale Youtube è illuminante. Inoltre su Instagram pubblica regolarmente trucchi e consigli per video social di sicuro impatto che vi invito a guardare.
Indispensabili, per me ormai da anni, gli Slim dogs: un gruppo di professionisti nel campo degli audiovisivi fondato da Giovanni Santonocito e Matteo Bruno, questo ultimo noto anche su Youtube anche come Cane Secco e titolare di un canale che apprezzo moltissimo. Sul loro canale Youtube gli Slim dogs producono video, spesso esilaranti, in cui commentano gli effetti speciali o le scene più iconiche di film e serie; qualche volta intervistando gli esperti sulla loro verosimiglianza. Cane Secco offre anche contenuti più tecnici per i videomaker, ma senza esagerare: intervista altri filmmaker, musicisti, montatori, compositor FX e altre figure del settore chiacchierando con loro di argomenti di tendenza oppure fa recensioni di prodotti, tutorial e consigli.
Utilissimo infine il canale di Parker Walbeck e della sua “scuola di cinema online” Full Time Filmmaker: incredibile a credersi ma offre contenuti totalmente gratuiti aiutando filmmaker, videomaker e videografi di tutto il mondo a sviluppare le loro capacità creative e tecniche. I contenuti Youtube sono semplici e facili da seguire anche per chi non è un drago con l’inglese: il mio consiglio, comunque, è sempre di attivare i sottotitoli.
Quali libri leggere per diventare filmmaker da autodidatta?
La risposta è fin troppo semplice: qualsiasi libro che abbia a che fare col cinema! Come dicevo sopra, per compensare la mancanza di formazione scolastica con un’istruzione da autodidatta occorre essere metodici e un po’ nerd. Quindi siate onnivori e leggete tutto quello che vi passa per le mani in materia di film, serie tv, sceneggiatura, ripresa, documentari. E non solo manuali: uno dei libri più utili (e divertenti!) che mi sento di consigliare è Il cinema secondo Hitchcock, ovvero la trascrizione della storica intervista di François Truffaut ad Alfred Hitchcock nell'agosto 1962, divenuta una pubblicazione nel ’66 ed edita in Italia da Il Saggiatore. Si tratta di una chiacchierata tra due giganti che, oltre a raccontare il mondo di Hitchcock e i segreti del suo cinema, si scambiano consigli e pareri sul cinema.
Consiglio anche Non ho risposte semplici. Il genio del cinema, una raccolta di interviste (edizioni Minimum Fax) che delineano il genio allucinato di Stanley Kubrick. I capolavori ci sono tutti: Orizzonti di gloria, Full Metal Jacket, 2001 - Odissea nello spazio, Arancia meccanica, Shining e anche le tappe della carriera di un autore che non potete non approfondire.
Ottima, anche se costosa, la collana dedicata all'audiovisivo di Dino Audino Editore: la manualistica non è appassionante come le biografie e le interviste ma per poter fare video bisogna prima conoscerne la storia e il linguaggio.
Vuoi diventare filmmaker da autodidatta? Partecipa a workshop e corsi online
Se siete alle prime armi, su Udemy se ne trovano anche di economici. Altrimenti potete guardare sui siti delle scuole di cinema se esistono borse di studio a cui si accede presentando lo showreeel o una presentazione del proprio lavoro. Insomma, non sempre occorre spendere una fortuna per la formazione! Se, però, avete un po’ di budget il mio consiglio è investirlo esattamente in questo: fosse anche un corso l’anno, scoprirete che ciò che si può imparare dal contatto umano e dalla conoscenza di filmmaker di maggiore esperienza o colleghi è inestimabile. Io, per esempio, sono stato l’anno scorso a un bellissimo workshop a Marettimo che mi porto nel cuore.
Infine, ultimo consiglio, forse il più importante: espandi l'esperienza pratica. Indipendentemente dal tuo livello di abilità, per continuare a imparare devi esercitarti continuamente girando non solo per lavoro ma anche nel tempo libero. Fosse anche il videoclip del tuo amico trapper che non ha budget ma solo idee originali o l’inaugurazione della nuova birreria del tuo paese. Ogni esperienza ti aiuterà a capire una cosa in più di che videomaker sei e di ciò che vuoi diventare.
Spero che i miei consigli ti siano stati utili. Contattami se vuoi saperne di più sulla professione di filmmaker o chiedermi un consiglio. E se le mie parole ti hanno incuriosito/a, scrivimi e richiedi un preventivo gratuito per realizzare il tuo progetto audiovisivo.